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A Milano la classifica dei 50 vini migliori d’Italia del 2016, tra grandi meriti e qualche assente!

Lunedì scorso, 19 settembre, sono stati premiati a Milano i 50 migliori vini d’Italia 2016.

Come palcoscenico di questo evento, nato nel 2012 da un’idea di Luca Gardini e Andrea Grignaffini, è stato scelto il Centro Congressi della Fondazione Cariplo.

Rinnovata anche nel nome, diventando TWS BIWA – The Winesider Best Italian Wine Awards, con questa classifica si è cercato di dar spazio e visibilità alla main partnership siglata con The Winesider, la start up creata da Gianni Miscioscia e dal figlio Giacomo, innovativa piattaforma per la gestione della cantina e l’approvvigionamento del vino dei migliori ristoranti italiani.

Le 50 migliori etichette italiane sono state selezionate da un comitato tecnico internazionale, composto da giornalisti, critici ed esperti, che ha affiancato Gardini e Grignaffini nelle degustazioni alla cieca che nelle scorse settimane si sono svolte al Four Seasons di Milano.

Altra novità di quest’anno l’ampliamento della giuria che ha visto l’ingresso di altri quattro giudici, Luciano Ferrero, giornalista, caporedattore del Corriere della Sera, curatore della rubrica Corriere DiVini e autore, insieme a Gardini, della guida “Vignaioli e Vini d’Italia”, Kenichi Ohashi unico Master of Wine del Giappone nonché Master of Sakè, Amaya Cervera, wine journalist e fondatrice del sito internet spanishwinelover.com (tra i più seguiti in Spagna) e Marco Tonelli giornalista, collaboratore di diverse guide di settore oltre ad essere stato il primo Habanos Sommelier italiano.